Champions League, quarti: Haaland-Bellingham, City-Real è una sfida fra amici


Compagni al Dortmund dove hanno stretto un rapporto, l’inglese e il norvegese si ritrovano ai quarti di Champions da avversari. Ma chissà che l’attaccante non approdi a Madrid in un prossimo futuro

Elmar Bergonzini

Uno contro l’altro nel presente. Passato e futuro potrebbero però discostarsi. Martedì, alle 21, Real Madrid e Manchester City si affronteranno nell’andata dei quarti di finale di Champions League. Si scontreranno così anche Erling Haaland e Jude Bellingham: compagni di squadra a Dortmund, avversari in Champions, possibili compagni di squadra in futuro. I due sono infatti molto amici e Bellingham sta cercando di convincere Haaland a raggiungerlo a Madrid. 

la storia

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Nel gennaio del 2020 Haaland lasciò il Salisburgo per andare a Dortmund. Solo sei mesi dopo i gialloneri presero anche Bellingham al Birmingham. I due hanno legato subito: in campo si trovavano benissimo, ma anche il loro rapporto interpersonale è subito stato profondo. Nel settembre del 2021 il Borussia vinse la prima partita della fase a gironi della Champions League, espugnando il campo del Besiktas. Finì 2-1, il primo gol dei tedeschi lo fece Bellingham, il secondo Haaland. Al termine della gara l’attaccante norvegese venne intervistato a bordo campo, ma venne interrotto da Bellingham che gli diede un bacio sulla guancia in diretta televisiva: “Jude è eccezionale – disse Haaland ridendo -. Ed ha appena 18 anni, tre in meno rispetto a me. Penso sia incredibile quanto è forte. Veramente incredibile”.

la separazione

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Il centrocampista inglese, al momento dell’addio di Haaland, passato al Manchester City, non ha mai nascosto il proprio dispiacere: “Ho amato il nostro vecchio numero 9, continuo ad amarlo e lo amerò per sempre. Parliamo di un giocatore eccezionale ma anche di una persona meravigliosa, mi mancherà tanto”. I due si sono trovati perché entrambi giovani, entrambi forti, entrambi stranieri, entrambi ambiziosi. Spesso andavano a cena insieme per confrontarsi, e benché abbiano due caratteri molto diversi, hanno capito di essere simili. Avevano deciso di sfruttare il trampolino di lancio messo a disposizione dal Borussia Dortmund per arrivare a giocare per i più grandi club d’Europa. Condividevano il sogno. Ora se lo dovranno contendere. Ma l’obiettivo di entrambi è quello di tornare, prima o poi, a giocare insieme. E di non essere più uno contro l’altro.





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