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Il caso di Giulia Tramontano, uccisa brutalmente dal compagno Alessandro Impagnatiello, noncurante del fatto che lei portasse in grembo il loro primo figlio da ben sette mesi, ha sconvolto l’opinione pubblica italiana. Molti i volti noti dello spettacolo che hanno sentito di voler condividere pensieri, considerazioni in merito al terribile accaduto, tra i tanti spicca anche la surreale lettera che Pupo ha scritto a Dagospia.
Il cantante prende spunto dalle sue vicende personali, associandole a quelle vissute da Alessandro Impagnatiello prima che compisse l’efferato delitto e sulla testata diretta da Roberto D’Agostino scrive:
Anche io, come Alessandro Impagnatiello, sono un po’ stressato dalla gestione di due rapporti sentimentali che durano da trentacinque anni, ma voglio tranquillizzare tutti e soprattutto le mie due donne, mia moglie Anna e la mia compagna Patricia, non ho intenzione di uccidere nessuno.
Enzo Ghinazzi porta avanti le sue considerazioni puntando l’attenzione su come dovrebbero essere educati i giovani che, a suo avviso, sembrano non essere più in grado di “sopportare” e si arrendono dinanzi alla prima difficoltà, rischiando di perdere in un attimo il lume della ragione. Inoltre non esita a scagliarsi contro chi parla della necessità di trovare “una soluzione” per evitare che episodi del genere si ripetano ancora:
Questa vicenda non è solo la tragedia che coinvolge due povere famiglie, ma è il dramma di una generazione di ragazzi che non sanno più sopportare niente. È il risultato del vuoto e dell’ipocrisia della società in cui viviamo. Un contesto folle ed assurdo in cui il vero e il falso si sono mischiati al punto da non poterli più distinguere. C’è chi sbraita e urla che bisogna urgentemente trovare una soluzione, affinché fatti del genere non accadano più. Ma in che mondo vivono questi? È come dire che non ci devono essere più le guerre e che le persone devono smettere di odiarsi e di ammazzarsi fra di loro! Che ca**o vuole dire?
E infine, aggiunge: “Non è così che si educano e si formano le nuove generazioni! Lo sappiamo benissimo che la vita è una sfida, una lotta cruenta, una guerra quotidiana e che nessuno ti regala mai niente ed è questo che dovremmo comunicare ai ragazzi. A questi “poveracci” sempre più smarriti e disperati che, di fronte al primo problema, al primo ostacolo, si arrendono e perdono la testa”.