Tra le iniziative della prima
giornata del Bologna Portici Festival, il 4 giugno alle 18,
Palazzo Pepoli ospita l’evento “Il segno culturale di Carlo
Maria Badini a 100 anni dalla nascita”, inserito nel ciclo
“Prospettiva Bologna. Tra narrazioni e identità” a cura di
Roberto Grandi.
Carlo Maria Badini, nato a Bologna il 2 giugno 1925, tra il
1951 e il 1990 trascorse 13 anni come Assessore alla Cultura
della Provincia di Bologna, cui seguirono 13 anni come
Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e altrettanti come
Sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano. In totale, 39
anni di innovazioni e progettualità culturali capaci di
anticipare i tempi, sempre guidati da una forte idealità.
A Bologna creò il Consorzio Provinciale per la Pubblica
Lettura, aprì La Ribalta (il teatro della drammaturgia
d’avanguardia degli anni ’60), e diede una nuova forte identità
al Teatro Comunale aprendolo al decentramento, al Festival del
Jazz, alle Feste Musicali (diventate celebri per il Treno di
John Cage) e creando il gruppo cameristico dei Filarmonici del
Teatro Comunale.
A Milano, succedendo a Paolo Grassi, rafforzò il ruolo di
eccellenza internazionale della Scala, operando in un contesto
nuovo e molto complesso, portando sul palco i più grandi artisti
internazionali anche grazie al sostegno di finanziamenti
privati, e fondando assieme a Claudio Abbado l’Orchestra
Filarmonica della Scala. Avviandosi verso gli ottant’anni, dopo
una parentesi alla guida dell’Agis, Badini si lanciò in quella
che lui stesso definì la sua “follia senile”: la creazione,
ancora una volta con la complicità dell’amico Claudio Abbado,
dell’Orchestra Mozart. Nell’incontro bolognese a Palazzo Pepoli,
Carlo Maria Badini verrà ricordato da Carlo Fontana (anche lui
sovrintendente al Comunale e suo successore alla Scala), Claudio
Leombroni (Università degli Studi di Bologna) e dall’amico ed ex
cornista dell’Orchestra del Comunale, Luigi Girati.
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