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Alice de André è la più piccola dei 4 figli di Cristiano, ha scelto di stare a Milano: «Offre molto ma toglie altrettanto. Vivo in un bilocale in affitto, la sera non esco da sola: ho paura». La carriera da attrice, il volontariato con i ragazzi Asperger e le tempeste social
Alice De André, 24 anni, e il nonno Fabrizio De André, scomparso nel 1999
«Eravamo vestite da farfalle: le altre si muovevano leggiadre, io sembravo una falena spiaccicata. Non paga, ho pensato di piantarmi in mezzo al palco e sgolarmi: ciao Milano!!! Mio padre era in visibilio: guardatela, è la nuova Nina Hagen. La mamma – ed è una che mi dice brava, brava, brava – dopo lo spettacolo si è avvicinata: amore, magari cambiamo progetto…».
L’avete cambiato.
«Mamma (Sabrina La Rosa, ndr) era ballerina della Scala, sognava per me un futuro danzante. Dopo il saggio al Carcano – avevo 7 anni – ha gettato la spugna».
Ed eccola attrice.
«Studio teatro da sempre».
Anche se la musica…
«Strimpello. Poi, certo, la musica di famiglia».
E che famiglia. Alice De André è nipote di Fabrizio, l’indimenticato Faber della canzone italiana, e figlia più giovane di Cristiano, pure musicista. Ventiquattro anni, i tratti del nonno evidenti nel viso, vive a Milano e da attrice si fa strada: sullo schermo la vedremo nella fiction Rai su Paolo Villaggio, a teatro in progetti che si moltiplicano (il 20 novembre al Parioli di Roma con Comedy lab e il 2 dicembre al Politeatro di Milano con Il Cuore). Ancora: il 14 novembre,nell’Aula magna del Palazzo di Giustizia di Milano, parteciperà al racconto della «giustizia secondo de André». «Quando è stato rapito, nel 1979, non si è costituito parte civile contro gli esecutori materiali — ricorda —. I mandanti invece non li ha perdonati: erano benestanti, non sequestravano per sopravvivere e volevano solo arricchirsi».
Che ricordi ha di Faber?
«È morto l’11 gennaio 1999, io sono nata il 12 maggio. Quella al pancione di mamma fu l’unica sua carezza fisica per me. Tuttavia è presentissimo: sono cresciuta con le sue canzoni e i racconti di famiglia».
Gallery: Alice De André: la «fuga» in Sardegna, le polpette di Fantozzi, la famiglia
Un aneddoto a cui è affezionata?
«Si avvicina il Natale: vi piacerebbe la colletta per il tartufo».
Ci piace.
«Il nonno era un godereccio. Stufo di ricevere calze e maglioni ha decretato: fate colletta e regalatemi un tartufo bianco. Da allora, mentre gli altri si accontentavano di una scaglietta, lui si beava della sua cascata profumata nel piatto. Poi ci sono i racconti di Pippo Carcassi: migliore amico di Mauro, fratello del nonno, doveva recuperare Faber e Paolo Villaggio nei carruggi di Genova dove, “per amore di verità”, si fermavano a discutere con le prostitute, con gli ultimi tanto presenti nelle canzoni».
Cosa succedeva?
«Che dovevano arrivare quelli seri, Pippo e Mauro, a tirarli fuori da guai. Anche quando vedo il balconcino della casa a Portobello di Gallura, la stessa in cui mio padre si è rifugiato lasciandosi alle spalle Milano, vorrei viaggiare nel tempo».
Per tornare a…?
«A quando il nonno riuniva in Sardegna Villaggio, Walter Chiari, Ugo Tognazzi e Marcello Mastroianni. Si esibivano a turno dalla balaustra, 15 minuti a testa. La scena delle polpette di Fantozzi («Tu mangia?») è nata lì, idem la torta a forma di seno della Grande abbuffata: Tognazzi era un cuoco eccezionale».
Recita nella fiction su Villaggio, amicissimo di suo nonno.
«Vesto i panni di un’amica di gioventù di Maura, la moglie. Divertente: sul set mi sono trovata affiancata dal nonno ragazzo».
Lei vive a Milano ma è nata in Sardegna.
«A Tempio Pausania: mamma e papà erano all’agriturismo L’Agnata. Tempiesa barrosa, mi chiamano ancora oggi. Testarda».
Sull’isola passa molti mesi l’anno.
«Quando torno a Milano è dura. La città dà molto – sfido ad avere servizi come ce ne sono qui – ma toglie altrettanto. Tosta, per chi ha la mia età. Ho amici che non ce la fanno, se vuoi essere autonomo non riesci a mantenerti in questa città. Io ho la fortuna di convivere con il mio fidanzato, dividiamo le spese».
Dove abitate?
«Al Ticinese, in un bilocale in affitto».
È coetanea di chi si accampa protestando per i prezzi delle case.
«Chi tenta di comprare parla di interessi altissimi. Gli studenti stanno in 15 metri quadrati: non è giusto. E ci lamentiamo se i giovani lasciano la città…».
È anche coetanea di ragazze che sui social denunciano aggressioni.
«Un’amica era al parco Sempione con il cane: è stata seguita da un tizio che ansimava e diceva cose irripetibili. Cerco di non uscire sola o, se capita, di stare al telefono. Pensare di crescere a Milano i figli, in futuro, mi preoccupa».
Il teatro per lei è lavoro e non solo: sta preparando un laboratorio con ragazzi Asperger.
«La Scuola Futuro Lavoro di via Ondina Valla, dedicata a chi ha questa particolare forma di autismo, è stata fondata dal compagno di mia madre, Massimo Montini. L’ha voluta pensando a suo figlio Roberto, che ha tre anni in meno di me e considero mio fratello. Quando ero piccola gli parlavo e lui, se non aveva voglia, non mi rispondeva; stavamo a tavola e lui si alzava. Non capivo e rimanevo male. Finché un giorno Roberto – che è intelligentissimo e sui dinosauri potrebbe tenere cento lezioni – è venuto da me e ha chiesto: “Ma perché sono così?”. Allora ho iniziato a capire quanto fosse consapevole, quanto cercasse strumenti che non trovava. Il teatro porta a contatto con sé stessi: ho provato a proporlo. Dopo un percorso pilota – ho visto i ragazzi aprirsi, ho imparato moltissimo – ora terrò un laboratorio tutto l’anno».
La sua è una famiglia allargata.
«Non ce ne stiamo a passare le feste in armonia».
Qui serve un inciso sull’albero genealogico. Alice è la quarta figlia di Cristiano De André, nata dall’unione con Sabrina La Rosa (che in seguito si è legata a Montini). Cristiano dalla prima moglie Carmen de Cespedes ha avuto altri tre figli: Fabrizia, nata nel 1987, e i gemelli Filippo e Francesca (classe 1990).
Suo padre parla spesso di lei sui social.
«Abbiamo un bellissimo rapporto. Poi c’è Filippo, va d’accordo con tutti, lo stimo tanto per questo».
Invece Francesca, che ha partecipato anche al Grande Fratello, non ha fatto mistero di turbolenze in famiglia e di litigate con papà.
«Mio parere: certe cose non sono fatte per essere portate in televisione».
L’ha anche detto pubblicamente quando è stato messo in piazza proprio il naufragio della relazione di Francesca.
«E sono stata linciata».
Ma aveva difeso sua sorella.
«Mi fa piacere che sia stato inteso così, perché ho ricevuto critiche in senso opposto. Dunque mi farò i fatti miei: l’egoismo a volte è sano».
Le hanno mai chiesto di partecipare a trasmissioni o salotti?
«Sì. Non fa per me. Salotti in stile D’Urso non li capivo e non li capisco né per chi è oggetto di gossip, né per chi sta a guardare».
Che programmi segue?
«Film, serie. Sono una ventenne senza la televisione. Quando ho traslocato e l’ho mollata è stata una liberazione».
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11 novembre 2023 ( modifica il 13 novembre 2023 | 15:19)
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