- La showgirl 40enne si è trovata ancora una volta a gestire tutto senza alcuno accanto
- Spera che il bambino che ha avuto da Francesco Caserta, 6 anni, possa finalmente camminare meglio
Paola Caruso nell’ultimo periodo ha pensato solo al suo bambino di 6 anni, avuto dall’ex Francesco Caserta. In tv, a Verissimo, racconta i tre mesi trascorsi negli Usa per il nuovo intervento del figlio Michelino. Ancora una volta la 40enne ha gestito una difficilissima situazione senza alcuno accanto, neppure il suo attuale promesso sposo, Gianmarco. “Sono stata da sola, sono impazzita”, svela. L’incubo del piccolo è iniziato a novembre 2022, quando era in vacanza in Egitto con la madre. A causa di un’iniezione con un farmaco sbagliato, il bambino si è ritrovato con un nervo della gamba lesionato.
“Quest’operazione di spostamento di tendini e nervi si può fare una sola volta. Secondo questo dottore, era fattibile e quindi ho preso questa decisione. Sono andata per tre mesi in America da sola con Michele. Questi mesi sono stati difficili, non sapevo nulla, un salto nel vuoto – spiega la showgirl – Il momento più brutto è stato quando lo hanno addormentato per fargli l’operazione. I medici sono stati molto carini perché mi hanno fatto accompagnare mio figlio Michele fin dentro la sala operatoria finché non si è addormentato per l’intervento”.
“L’intervento è durato 5 ore, molto lungo. Preciso. Il piedino era piccolo e dovevano essere super attenti perché i tendini sono millimetri, è stato molto delicato. L’intervento è tecnicamente riuscito. Il piccolo si è risvegliato con il gesso, di nuovo. Quando si è svegliato, è impazzito perché non riusciva a capire perché doveva ancora portare il gesso. E’ stato fermo per 90 giorni senza camminare. I primi 45 giorni aveva un gesso con il ginocchio piegato, non riusciva a muoversi e a dormire, non poggiava il piede a terra, andava con il girello. Dopo l’abbiamo sostituito con un altro gesso. Ha cinque tagli sul piede, glielo hanno aperto completamente per operarlo. Un bambino vuole correre e giocare, ma non poteva. Sognava di andare a scuola, a giocare. A un certo punto vai fuori di testa perché si annoiava a stare fermo”, aggiunge Paola.
La calabrese ha vissuto momenti di sconforto senza alcuno accanto: “Non so come ho avuto quella forza di affrontare tutto, ho fatto tutto da sola. Gianmarco non è venuto perché doveva lavorare, mia mamma biologica non è venuta perché aveva dei problemi di salute. Io sono stata da sola, sono impazzita. Ho avuto attacchi di panico soprattutto la sera, c’era un silenzio assordante. Son diventata paranoica”.
La Caruso si sta facendo aiutare da un terapeuta, anche il bimbo fa terapia: “Certo. Soprattutto mio figlio Michele perché lui è forte, ma ne ha passate tantissime. Alla fine sono sempre da sola ad affrontare queste cose. Dal punto di vista della riuscita dell’intervento, lui ha ancora il tutore per un anno, dobbiamo continuare a fare fisioterapia per un altro anno. Da quando ha tolto il gesso, sono passati 10 giorni e inizia a camminare un po’ meglio. Questo piedino è diritto, non è più storto. Lui inciampava sul piede malato. Può camminare senza inciampare. Da qui si spera che possa migliorare”.
Mentre era negli Stati Uniti Paola è stata in ansia anche per la mamma adottiva Wanda: “E’ stata male. Tutto insieme. La malattia di mamma mi ha segnato perché l’hanno dovuta operare d’urgenza al cervello, mentre mio figlio aveva il gesso e non camminava. Dio mi ha dato la forza perché io non ce l’avevo questa forza di affrontare queste situazioni. Ho avuto paura che mia madre morisse. Ma è stata operata ed è andato tutto bene, grazie al Cielo!”.