Pomeriggio Cinque e quella confessione di omicidio in diretta che mette i brividi


Parlare di cronaca nera in televisione è sempre un rischio perché, che si tratti di Chi l’ha visto? o di Pomeriggio Cinque, si corre il pericolo di perdere quel senso della misura necessario per non spettacolarizzare la materia di cui si discute. Mantenere un certo distacco in televisione vuol dire, però, rinunciare a quella componente empatica che è anche il suo motore: la gente che guarda i programmi vuole immedesimarsi nelle storie che segue dal proprio divano, vivere il dolore e la rabbia provato dalle parti coinvolte e poter dire la propria anche se il caso è ben lontano dall’essere risolto. La televisione, però, non perdona, e capire quando è il caso di fare un passo indietro sembra sempre più difficile. Anni fa, per esempio, ci colpì molto quando le telecamere di Chi l’ha visto? immortalarono in diretta il momento esatto in cui Concetta Serrano apprese al telefono che era stato appena ritrovato il corpo senza vita di sua figlia Sarah Scazzi.

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In quell’occasione, le telecamere continuarono a trasmettere le immagini dalla cucina di casa Scazzi perché quello era uno scoop, ma quanto vale uno scoop rispetto alla dignità umana che la cronaca nera dovrebbe sempre preservare? Quanto valeva il fatto che Federica Sciarelli avesse chiesto a Concetta se preferisse interrompere lì il collegamento televisivo quando era chiaro che una madre che apprende in quell’istante del ritrovamento del corpo della figlia non avesse di certo la capacità di esprimere al meglio le sue intenzioni, un po’ come era successo a Maria De Filippi alla camera ardente di Maurizio Costanzo? Casi del genere, purtroppo, la televisione italiana li immortala spesso, come è successo a Pomeriggio Cinque lunedì 23 settembre, quando il cinquantenne Lorenzo Carbone ha confessato di fronte alle telecamere di aver ucciso la madre Loretta Levrini, 80 anni, trovata morta in casa a Spezzano di Fiorano domenica 22.

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Il problema, poi, è anche un altro: d’accordo che Carbone ha scelto di sua spontanea volontà di confessare, ma quanto era giusto che si continuasse a fare domande quando era evidente che non fosse più presentissimo a sé stesso? Quanto era giusto che la conduttrice di Pomeriggio Cinque Myrta Merlino annunciasse «Vi faremo vedere in diretta l’arresto di un assassino»? Merlino, giustamente, ha spiegato che i giornalisti devono dare le notizie, e su questo non ci piove. Ci chiediamo, però, se ci sia un limite da non valicare quando si parla di cronaca nera e non di storielle di gossip consumate all’interno della Casa del Grande Fratello. Ci chiediamo se la televisione sia il medium giusto per raccontare realtà di questo tipo, e non se sia il caso di fare un’analisi molto scrupolosa e approfondita prima di capire il tono giusto da utilizzare nel suo racconto.





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