Dario Righini, manager di Pino Insegno, ha fatto sapere che il suo cliente e lui stesso hanno appreso del vociferato stop alla conduzione dell'Eredità leggendolo in giro. Nessuna comunicazione ufficiale. E il manager non accetta questo comportamento.
Pino Insegno non condurrà l’Eredità, si legge ovunque, ma il problema è che l’hanno letto dal gossip e dalla stampa anche i diretti interessati, cioè Insegno stesso e il suo manager Dario Righini. Quest’ultimo ha voluto far sapere all’AdnKronos che ritengono inaccettabile quanto sta accadendo intorno al conduttore nelle ultime ore, nell’assenza di parole ufficiali dalla Rai e dalla casa produttrice del quiz, Banjay.
La rete è piena nelle ultime ore dei nomi papabili per la conduzione della nuova edizione del quiz L’eredità, in partenza da gennaio: Marco Liorni (Reazione a Catena), Gabriele Corsi (per ora in Discovery) o addirittura un ritorno di Flavio Insinna. Queste voci sono giudicate però offensive dal manager di Pino Insegno, Dario Righini, che ha voluto chiarire la loro scomoda posizione: “Lo abbiamo appreso dagli organi di stampa, ma non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione in tal senso né da Rai né da Banijay. […] Attendiamo la definizione dell’accordo tra Rai e Banijay per iniziare a lavorare sul programma. Al momento possiamo solo rilevare l’ennesimo gioco al massacro sulla sua pelle, un gioco che va avanti da mesi con una violenza che non abbiamo mai riscontrato in nessun caso prima”.
Insomma Pino Insegno, anche dopo il flop di ascolti del Mercante in Fiera, non è ufficialmente fuori dall’Eredità. Righini si mostra comunque ragionevole su un ripensamento degli impegni iniziali, ma rispettando alcune regole e paletti contrattuali: “Il contratto di Pino Insegno è blindato e riguarda la conduzione de ‘Il Mercante in Fiera’ e ‘L’Eredità’ o un programma similare. Quindi se gli propongono la conduzione di ‘Affari Tuoi’ va benissimo, ma se lo lasciano in panchina, ancorché pagato, allora ci muoveremo diversamente”. Sono in corso trattative col direttore del Daytime Rai, Angelo Mellone.
