Daniela Zuccoli, moglie di Mike Bongiorno è ospite di Domenica In in occasione dei 100 anni del padre della televisione italiana. «Siamo stati insieme 40 anni, quando l’ho conosciuto ne aveva 46 e io venti. A 15 anni dalla morte per lui c’è un movimento pazzesco, io sono molto molto felice di questo. Vuol dire che ha lasciato un segno d’amore», racconta a Mara Venier.
Quando l’intervista sta per iniziare la conduttrice è costretta a redarguire il pubblico. «Vi chiedo silenzio e rispetto perché stiamo parlando con la signora Bongiorno ed è un momento delicato», dice seccata.
Daniela Zuccoli, 74 anni, 27 anni di differenza con il marito, è stilista e produttrice, ha avuto con Mike Bongiorno 3 figli: Leonardo, Nicolò e Michele.
Quando è nato l’ultimo figlio Mike aveva 64 anni. «Quando ci siamo conosciuti io avevo le miei storie e lui i suoi divorzi. Stare insieme era un destino».
Il 26 maggio avrebbe compiuto 100 anni Mike Bongiorno, stroncato da un infarto l’8 settembre 2009 in una suite dell’hotel Metropole di Montecarlo, dove si trovava per una breve vacanza con la moglie Daniela Zuccoli, con cui ha condiviso 39 anni di vita. «Quando è morto eravamo in hotel, stava bene, era felice. Sono grata di questo, che lui non abbia sperimentato la malattia e la sofferenza»,
«Volevo scusarmi con gli altri, non volevo essere villana ma ho scelto di venire solo da te. – rivela sul finire dell’intervista Daniela Zuccoli, rivolgendosi alla conduttrice – Anche Bruno Vespa mi ha invitato ma gli ho detto di no».
Il re del tele-quiz, che ha tenuto a battesimo la tv italiana, è stato premiato venti volte con il Telegatto, ha presentato undici festival di Sanremo, a partire dal ’63 e fino al ’97 (quando formò la strana coppia con Piero Chiambretti). Nonostante la lunga carriera a Mediaset, i 25 anni in Rai sono rimasti un filo ininterrotto. Mike c’era da sempre. Prima, importando dagli Stati Uniti il quiz televisivo. Poi, dando vita a format innovativi. Quanto è morto, si preparava a un nuovo debutto: quello con il quiz Riskytutto su Sky, dove era approdato dopo la scadenza del contratto con Mediaset. E dove aveva conosciuto una seconda giovinezza al fianco di Fiorello: prima negli spot tv, poi con le incursioni nei suoi show. Se Mediaset, per celebrare i 100 anni di Mike, dal 7 maggio ha ripristinato nel preserale La Ruota della Fortuna, affidata a Gerry Scotti, volto di punta di Cologno Monzese, la Rai ha scelto Torino per le riprese una fiction dedicata a Bongiorno, la città in cui il conduttore si trasferì da bambino. Nei panni del protagonista tanto amato due attori: Elia Nuzzolo da adolescente e Claudio Gioè da adulto. La serie in quattro episodi si chiamerà «Mike», per la regia di Giuseppe Bonito.
Michael Nicholas Salvatore Bongiorno nasce a New York il 26 maggio del 1924. Mamma torinese, padre italoamericano, si trasferisce in Italia da bambino, studia in un liceo di Torino e collabora giovanissimo alle pagine sportive della Stampa. Durante la seconda guerra mondiale si unisce alle formazioni partigiane: parla l’inglese, perfetto come staffetta per comunicare con gli alleati. Catturato dai nazisti, trascorre sette mesi nel carcere di San Vittore (vicino di cella di Indro Montanelli), in seguito viene trasferito prima nel campo di concentramento di Bolzano poi in quello di Mauthausen. Si salva grazie a uno scambio di prigionieri. Dopo essere rientrato per un periodo a New York, torna in Italia, definitivamente, nel 1953, chiamato a lavorare alla neonata televisione. E inaugura il primo giorno di trasmissioni, il 3 gennaio del 1954, con il programma Arrivi e partenze.
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