- Alessia Vessicchio all’anagrafe ha un cognome diverso, anche se considera Peppe suo padre
- Lo ha conosciuto quando aveva solo 7 anni e da allora hanno avuto un rapporto genitore-figlia
- Quando lui le propose di adottarla e darle il cognome, lei però disse di no: ecco perché
- Lo ha raccontato in tv ospite del programma Rai “La Volta Buona”
La figlia di Peppe Vessicchio ha rilasciato la sua prima intervista tv dopo la morte del noto direttore d’orchestra, avvenuta lo scorso 8 novembre a Roma a 69 anni.
Alessia Vessicchio (all’anagrafe Alessia Grieco) è stata ospite di Caterina Balivo a “La Volta Buona”. Nel programma Rai ha tra le altre cose spiegato perché anni fa disse di no a Peppe quando lui le propose di essere ufficialmente adottata e di prendere il suo cognome.
I due si incontrarono per la prima volta quando Alessia aveva 7 anni. Peppe è stato per quasi 50 anni il compagno – più giovane di qualche anno – di sua madre Enrica. “Mia mamma aveva 28 anni, io ne avevo 7, e lui ne aveva 20”.
“Io nasco da Enrica e Bruno Grieco, che è il mio papà naturale, però a 7 anni lui sceglie di essere comunque mio padre e da quel momento lui ha sempre detto ‘mia figlia’, io ho detto sempre ‘mio padre’ anche se poi lo chiamavo Peppe”, ha spiegato alla Balivo.
Per lei, il Maestro, come lo chiamavano tutti, c’è sempre stato. Alessia ha raccontato come reagì quando dopo averle proposto di adottarla, lei gli disse di no.
“Quando ero più giovane mi voleva adottare. Mi ha detto: ‘Naturalmente tieni il cognome anche di tuo padre naturale’. Però mi voleva dare il cognome”, ha ricordato.
“Io sono sincera, siccome credo che le nostre azioni parlano principalmente di chi siamo noi oltre che di chi abbiamo di fronte, io per rispetto per mio padre naturale, che comunque mi ha fatto nascere, gli ho detto di no”, ha fatto sapere.
“La cosa bella è che la sua reazione è stata quella che ha detto anche poi chi era lui, perché lui ha sorriso e ha detto: ‘Questa sei tu’. Quindi ha capito che i valori che anche lui mi ha insegnato…”, ha proseguito.
L’8 dicembre per la loro famiglia è stato sempre una ricorrenza importante. Quest’anno è arrivato ad un mese esatto dalla scomparsa di Vessicchio, venuto a mancare a causa di complicanze legate a una malattia polmonare.
“Abbiamo brindato per lui, siamo stati insieme. Certo facile non è stato”, ha sottolineato Alessia.

