«Mi sentivo snaturato. Io e Umberto Tozzi? Tante liti, ma siamo ancora amici»





Il cantante Raf festeggia i 40 anni di Self Control, un successo mondiale che conquistò l’estate del 1984 e lo portò sulla cresta dell’onda in tutto il globo. Intervistato dal Corriere della Sera, Raf ricorda però con poca nostalgia quel periodo, perché avere a che fare col successo non è mai facile per nessuno, specie per un ragazzo giovane com’era lui all’epoca. «Non mi sono goduto il successo del debutto, vinsi il Discoverde al Festivalbar e durante la premiazione avevo il magone…».




Raf, Self Control e Umberto Tozzi


L’artista si racconta al Corriere e parte proprio dal successo che lo lanciò al grande pubblico: «Da giovani ci si prende terribilmente sul serio, uno timido come me già faceva fatica ad affrontare la popolarità. Venivo dal punk rock e venni annoverato nell’italodisco: “Che sto facendo?”, mi domandavo. Mi sentivo commerciale, snaturato, andato in tv con gli occhiali da sole per nascondermi». Tra pochi giorni, venerdì 12 luglio, esce “Wave”, una collaborazione con due dj tedeschi, i Fast Boy, che all’epoca di Self Control non erano nemmeno nati: «La Germania fu uno dei Paesi in cui ebbe maggiore successo, spiega Raf. Essendo due dj credo che gli echi siano arrivati attraverso la scena club».


A novembre un concerto evento al Forum di Assago, con alcuni ospiti, tra cui Umberto Tozzi: «Un amico fraterno, spero che il suo tour d’addio duri il più a lungo possibile. Le nostre liti? Mai pesanti, lui è un uomo di pace, al limite sono io quello più caliente, ho il sangue terrone. Abbiamo avuto un momento in cui ci siamo sentiti poco, ma la nostra amicizia non è mai stata a rischio».




Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2024, 09:37



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