Nell’Aula del Senato per la XXVII edizione del Concerto di Natale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dei Presidenti di Senato e Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, si è esibita l’Orchestra Giovanile Cherubini diretta dal Maestro Riccardo Muti. Suonate l’overture da Coriolano opera 62 di Ludwig Van Beethoven e la sinfonia Roma opera 37 di Georges Bizet eseguite dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Muti che la fondò nel 2004.
“Quest’anno l’orchestra Cherubini compie venti anni. Come tutti sanno, l’orchestra Cherubini è una orchestra di formazione, quindi ogni tre anni i ragazzi cambiano”, spiega il maestro Muti ai microfoni di Senato Tv: “Possono rimanere anche di più, ma sono tutti ragazzi e ragazze al di sotto dei trent’anni. In questo venti anni sono passati più di mille tra ragazzi e ragazze, molti dei quali siedono nelle orchestre italiane, nelle orchestre straniere e per me è motivo di orgoglio”.
Senato, concerto di Natale con Muti alla presenza di Mattarella, 22 dicembre 2024 (ansa)
Un’ode alla gioventù e alla musica che nasce dal ‘basso’, dalle bande locali e dai ragazzi che suonano negli scantinati. Questa l’ispirazione per Muti di un’orchestra composta da under 30. Sono passati 20 anni dall’intuizione di Ricardo Muti di mettere insieme “il fiore della gioventù italiana”, come il maestro definisce i suoi ragazzi e le sue ragazze.
Come tutti sanno, l’orchestra Cherubini è una orchestra di formazione, quindi ogni tre anni i ragazzi cambiano”, spiega il maestro: “Possono rimanere anche di più, ma sono tutti ragazzi e ragazze al di sotto dei trent’anni. In questo venti anni sono passati più di mille tra ragazzi e ragazze, molti dei quali siedono nelle orchestre italiane, nelle orchestre straniere e per me è motivo di orgoglio”.
Giovani in cui Muti crede al punto da metterli alla prova con composizioni che toglierebbero il sonno anche ai musicisti più navigati. L’overture da Coriolano opera 62 di Ludwig Van Beethoven e la sinfonia Roma opera 37 di Georges Bizet sono, per dirla con il maestro, “due composizioni estremamente complesse”.
L’esecuzione emoziona, Riccardo Muti si lascia andare all’entusiasmo: la sua direzione davanti alle alte cariche, ai parlamentari e agli altri ospiti dell’Aula del Senato, si trasforma a tratti in un ballo, una esultanza. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assiste rapito. “Il Santo Natale è un momento che unisce e fa superare le divisioni, non esclude nessuno, include e genera unità di intenti e di valori ed è questo messaggio che oggi noi vogliamo che voli alto sulle note di questa orchestra”, dice La Russa accogliendo gli ospiti.
Assente giustificata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, impegnata in Finlandia con il vertice Nord-Sud. Dei saluti della premier si fa ambasciatore lo stesso La Russa. “Il Presidente del Consiglio oggi non c’è perché è a trovare Babbo Natale e speriamo porti dei regali”, premette la Seconda carica dello Stato con una battuta: “Mi ha incaricato di portare i suoi auguri. Vogliamo che la speranza si alzi forte dall’Aula del Senato e che coinvolga tutti gli uomini e le donne di buona volontà”.
All’ingresso di Riccardo Muti, l’Aula esplode in un applauso. Il maestro chiede silenzio: attende che entri il Presidente della Repubblica. Entra Mattarella e Muti scende dal podio. I due si salutano con calore. Un gesto del maestro e Ludwig Van Beethoven irrompe in un’Aula solitamente percorsa da suoni ben più stridenti.
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