Uno dei temi ricorrenti delle canzoni di Mahmood è la complessità del rapporto con il padre, su cui lui in prima persona ha voluto fare chiarezza in un'intervista, spingendosi a dire che vorrebbe che il figlio cambiasse cognome.
Un rapporto difficile, che rappresenta un tema ricorrente delle sue canzoni. Mahmood, nome d’arte di Alessandro Mahmoud, non ha mai nascosto la relazione complessa con il padre, che ha raccontato in brani come Gioventù bruciata, fra i maggiori successi che hanno consolidato la fama e il posto di primo piano del cantante fra i più amati del nostro paese.
Ora ha deciso di dare la sua visione, di parlare della sua verità il padre, Ahmed Mahmoud, oggi sessantenne al quarto matrimonio, nel corso di un’intervista al Quotidiano nazionale. In particolare ha spiegato meglio una delle questioni più discusse, quella dell’ abbandono del figlio quando aveva 5 anni. “Il messaggio che passa è quello di un padre che un giorno è sparito nel nulla, lasciandolo solo quando era un bambino e uscendo dalla sua vita. Invece sono stato presente anche dopo la separazione con la mamma”.
Ha però confermato l’abbandono, parlando ci ome sia “andato via di casa quando lui era piccolo, è vero, perché era finito il matrimonio con sua madre”, anche se continuavano a frequentarsi, “andavamo a mangiare fuori insieme, è anche venuto a casa mia quando vivevo a Trezzano sul Naviglio, ha preso in braccio la sua sorellina che ora ha 11 anni e mezzo. La settimana prima che partecipasse al Festival di Sanremo siamo andati a fare insieme un aperitivo. Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato e non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome: non più Mahmoud. Non pretendo che cambi il suo nome d’arte ma quello reale“.
Una richiesta già inviata al figlio, che ha “risposto di no. E sto valutando se rivolgermi a un legale”.