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Jill Duggar è in lutto sua figlia nata morta, un anno dopo.
La figlia di Duggar “ribelle” ha sopportato così tanto, dalla sua infanzia traumatica a lesioni recenti.
Un anno fa, andò in ospedale per consegnare, sapendo che il suo aspirante bambino era passato.
Ora, sta ringraziando coloro che l’hanno supportata in quel momento. Jill ha anche un appello per gli altri.

Jill Duggar sta ricordando una perdita dolorosa, un anno dopo
Mercoledì 19 marzo, Jill Duggar ha preso la sua pagina Instagram per condividere una triste foto di ritorno al passato del suo parto morto del 2024.
“Questa mattina un anno fa, stavamo preparando per la consegna di nostra figlia”, ha scritto nella didascalia.
Jill ha poi riconosciuto che questo era “dopo aver scoperto pochi giorni prima che avesse continuato a unirsi a Gesù in cielo”.
“La mamma di Derick si prendeva cura dei nostri ragazzi”, Jill ha poi dettagliato.
Ha condiviso il modo in cui anche Michelle Duggar è stata coinvolta, aggiungendo:
“E mia madre ci ha portato in ospedale.”
Jill ha ricordato di essere arrivato in ospedale “dove un paio di mie sorelle e un amico si sono uniti a noi”.

In questo doloroso anniversario, Jill Duggar sta riconoscendo coloro che l’hanno sostenuta
“Siamo così grati per tutti quelli non nella foto”, ha espresso Jill Duggar.
Ha espresso gratitudine a coloro che “hanno avvolto le braccia e le preghiere intorno a noi”.
Jill ha continuato: “E continua a fornirci supporto mentre percorriamo questa strada che nessuno vuole mai percorrere”.

A questo punto, Jill ha fatto una richiesta potenzialmente divisiva.
“Conosci qualcuno che ha subito una gravidanza o una perdita infantile?” ha chiesto.
Jill ha quindi suggerito: “Inviare loro un messaggio veloce per dire che stai pensando a loro e pregare per loro può fare molto”.

Questo è un ottimo consiglio per alcuni, ma non per tutti
Ovviamente, Jill Duggar sta parlando della sua esperienza. E, probabilmente, sta pensando ad altri parenti stretti.
Ma non tutti vogliono il supporto emotivo allo stesso modo sulla scia di un parto morto.
Laddove Jill trova conforto nelle discussioni pubbliche, altri possono considerare questa questione così privata che persino le parole di conforto sembrano una violazione.
Sappiamo che Jill continua a piangere suo figlio.
La sua teologia le insegna che il suo aspirante bambino possiede un’anima immortale e la attende nell’aldilà cristiano, ma le sarebbe piaciuto anche crescere quel bambino nella vita.