Generale razzista e misogino, l'Esercito prende le distanze dal libro … – Dire

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ROMA – L’Esercito prende le distanze dai contenuti del libro autoprodotto dal Generale di Divisione Roberto Vannacci. L’uomo, 55 anni, in passato a capo della Folgore, è autore di un discutibile libro autopubblicato dal titolo ‘Il mondo al contrario’, in cui esterna alcune sue convinzioni razziste, misogine, anti-ambientaliste e altro ancora. Il tomo, 357 pagine, è acquistabile su Amazon con il Bonus Cultura e con il Bonus Carta del Docente. Contiene passi di questo tipo, riportati da ‘la Repubblica’: “Cari omosessuali, non siete normali”. La lobby gay internazionale ha vietato “termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, caghineri, cupio, buggerone, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale”. Sul fronte razzismo, il Generale attacca uno dei simboli dell’Italia sportiva, Paola Egonu: “Paola Enogu italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. “Che piaccia o no non nasciamo uguali su questa terra”, quindi i migranti dovrebbero “ringraziare immensamente per la compassione e la generosità”. Non solo. Vannacci è anche orgoglioso delle pillole di odio che dispensa, paragonandosi a Oriana Fallaci (?):  “Per quanto esecrabile, l’odio è un sentimento, un’emozione che non può essere represso in un’aula di tribunale. Se questa è l’era dei diritti allora, come lo fece Oriana Fallaci, rivendico a gran voce anche il diritto all’odio e al disprezzo e a poterli manifestare liberamente nei toni e nelle maniere dovute”. 
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“In merito alla notizia pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, relativa al contenuto del libro autoprodotto dal Generale di Divisione Roberto Vannacci, la Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale. Si precisa che l’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. In tal senso l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine”.
“È grave e allarmante che un generale dell’esercito in carica pubblichi un saggio politico, tanto più intriso di idee antidemocratiche, razziste, omofobe e misogine, in palese contrasto con la Costituzione. Serve un intervento urgente dello Stato Maggiore della Difesa per tutelare la credibilità e l’onorabilità delle nostre forze armate impegnate quotidianamente in Italia e all’estero per difendere i valori costituzionali, che Vannacci con le sue parole ha infangato”. Così interviene sul caso Alessandro Zan del Pd.
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