In Germania, nella grande piazza di Magdeburgo, venerdì sera un uomo saudita di 50 anni ha fatto irruzione al mercatino di Natale a bordo di un’auto falciando la folla: ha ucciso almeno cinque persone, tra cui un bimbo piccolo, e ne ha ferite circa duecento (tra cui 41 in modo grave). Non ci sono italiani coinvolti. Proseguono le indagini per capirne di più. L’uomo – il cui nome sarebbe Taleb Jawad Hussein Al Abdulmohsen – era arrivato in Germania nel 2006 e svolgeva da anni la professione di medico: è stato subito arrestato e sarebbe risultato positivo al test antidroga. Il 50enne non comparirebbe negli elenchi delle liste degli islamisti considerati a rischio – anche se, secondo alcune fonti, Riad avrebbe avvertito Berlino della sua pericolosità – e avrebbe agito da lupo solitario. La sicurezza nei mercatini di Natale tedeschi, comunque, è stata rafforzata. In tarda mattinata sul posto è arrivato Olaf Scholz. È “un’azione terribile e folle. Ora è importante fare chiarezza. Non lasceremo impuniti i colpevoli, agiremo con tutta la forza della legge. Per me è importante che restiamo uniti come Paese e che ci parliamo. Non è l’odio a determinare la nostra convivenza, ma il fatto che siamo una comunità che vuole conquistare un futuro comune e che non lasciamo vincere coloro che vogliono seminare l’odio”, ha detto il cancelliere tedesco. In serata ci sarà poi una commemorazione nella cattedrale di Magdeburgo.
Le indagini
La polizia di Magdeburgo ha chiesto a eventuali testimoni di farsi avanti con qualsiasi informazione sull’attacco, come foto, video o resoconti. Le autorità locali hanno subito parlato di un “attentato”. La polizia ha però precisato che “tutte le piste sono aperte”. La forze dell’ordine, infatti, non hanno ancora determinato se l’attacco abbia matrice islamista. “Non conosciamo ancora i retroscena, stiamo considerando ogni ipotesi”, ha dichiarato un portavoce della polizia alla stampa locale. “I motivi restano misteriosi”, ha scritto il settimanale Der Spiegel.
Il bilancio
Il bilancio ufficiale parla di cinque morti e circa 200 feriti, di cui 41 gravi. Lo shock in Germania è grande: giovedì 19 dicembre i tedeschi avevano ricordato l’attentato del mercatino di Natale di Berlino, alla Breitscheidplatz, dove il tunisino Anis Amir aveva assalito la folla con un camion uccidendo 13 persone, fra cui l’italiana Fabrizia di Lorenzo. Il massacro di ieri, invece, è stato commesso a bordo di un’auto (una Bmw ) guidata a tutto gas contro la folla per oltre 400 metri. L’uomo è riuscito a colpire decine di persone, che passeggiavano fra gli stand col vin brulè.
Chi è l’uomo arrestato
Il sito di notizie tedesco Mdr, citando un portavoce della polizia locale, ha spiegato che sono in corso perquisizioni a Bernburg. Secondo la ministra dell’Interno del Land Sachsen-Anhalt, Tamara Zieschang, il sospetto arrestato viveva nella città nel distretto di Salzland. L’uomo non sarebbe nelle liste degli islamisti considerati a rischio, anche se fonti saudite hanno detto a Reuters che Riad aveva avvertito le autorità tedesche sulla sua pericolosità. L’uomo, infatti, avrebbe pubblicato e ripostato dichiarazioni estremiste sul suo account X accusando la Germania di voler islamizzare l’Europa.
Cosa sappiamo dell’uomo arrestato
Ed emergono nuovi dettagli sull’identità di Taleb Jawad Hussein Al Abdulmohsen. Saudita, medico psichiatra, in Germania dal 2006, sarebbe stato attivo nell’assistenza ai rifugiati ma da ateo e con un’ideologia anti-Islam, tanto da essere un sostenitore del partito di estrema destra tedesco AfD. Di lui circola la foto di un passaporto saudita scaduto nel 2012. Sarebbe arrivato in Germania durante la formazione specialistica e avrebbe chiesto asilo. Pare fosse già noto come anti-islamico che aiutava i rifugiati che volevano fuggire dal proprio Paese d’origine e lasciare l’Islam. “Sono il critico più aggressivo dell’Islam”, aveva detto in un’intervista alla Faz nel 2019. L’uomo ha anche fondato e gestito un sito il cui scopo – aveva spiegato lui stesso alla Bbc sempre nel 2019 – è quello di aiutare i rifugiati a ottenere asilo, in particolare ex musulmani che temono persecuzioni nel loro Paese. In homepage ora campeggia la scritta in arabo e inglese: “Mio consiglio: non chiedere asilo in Germania”. In altre interviste aveva accusato la Germania di accogliere islamisti e rifiutare l’asilo ai rifugiati anti-islamici. Alcuni osservatori hanno suggerito che a Magdeburgo abbia agito per far ricadere la colpa – e quindi sollevare lo sdegno dei tedeschi prossimi alle elezioni – sui musulmani. L’uomo sarebbe inoltre ricercato in Arabia Saudita con diverse accuse tra cui terrorismo e traffico di ragazze minorenni, ma la Germania ne avrebbe rifiutato l’estradizione.
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Le reazioni
“È una catastrofe per Magdeburgo e per la Germania in genere”, ha commentato a caldo Reiner Haseloff, il presidente della regione Sassonia- Anhalt. “I miei pensieri vanno alle vittime e ai loro parenti, siamo al fianco delle cittadine e dei cittadini di Magdeburgo”, ha detto invece il cancelliere Scholz. Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha ringraziato i servizi di emergenza: “Non tutti i retroscena del terribile atto sono stati ancora chiariti. I miei pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie. Vorrei ringraziare tutti i soccorritori per il loro impegno”. Gli Stati Uniti si sono detti “sconvolti e rattristati” dall’attacco e “pronti a fornire assistenza”. “Non è la prima volta che accade sotto Natale. Dobbiamo essere attenti a come gestiamo le nostre politiche anche per come riusciamo a garantire la sicurezza dei nostri cittadini”, ha detto Giorgia Meloni dando la sua solidarietà ai tedeschi. “Siamo scioccati. Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime, così come al governo e al popolo della Repubblica Federale”, ha detto Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha telefonato a Scholz: sono “scene orribili, i miei pensieri sono con le vittime e le loro famiglie. La Nato è con la Germania”. “Siamo tutti devastati. I francesi rivivono il terrore degli attentati terroristici che ci hanno colpito. La nostra solidarietà è totale, questo lutto è nostro e la nostra volontà di lottare è assoluta”, ha scritto su X il premier francese Francois Bayrou. Anche l’Arabia Saudita ha espresso “solidarietà” alla Germania dopo che uno dei suoi cittadini è stato arrestato per l’attacco nel mercatino di Natale. Il governo saudita ha espresso “solidarietà al popolo tedesco e alle famiglie delle vittime” e “afferma il suo rifiuto della violenza”, ha detto il ministero degli Esteri in una dichiarazione su X. “Scholz dovrebbe dimettersi immediatamente. Incompetente idiota”, ha scritto sempre su X Elon Musk.
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