Chiara Ferragni, chiude la boutique in via Capelli a Milano: ad agosto giù la saracinesca del flagship store simbolo del suo marchio


Il negozio del brand Chiara Ferragni tra corso Como e piazza Gae Aulenti chiude tra meno di un mese. Svela l’indiscrezione il settimanale Chi: sarà a causa del «pandoro gate»?

Sarebbe una delle conseguenze che si sono abbattute su Chiara Ferragni dopo il «pandoro gate». Il settimanale Chi rivela che sarebbe pronto a chiudere uno tra i negozi più famosi e storici del brand Chiara Ferragni, quello di Milano.

Dopo lo scandalo pandoro, il suo negozio non ha più fatto registrare il boom di presenze come era agli inizi. Molte persone hanno segnalato sui social la presenza di alcuni capi d’abbigliamento del brand Ferragni nei mercati e negli outlet.

Intanto si avvicina una data importante per l’imprenditrice digitale e il caso pandoro-gate. È stata infatti fissata il prossimo 17 luglio l’udienza di merito al Tar del Lazio per la discussione dei ricorsi amministrativi proposti da Chiara Ferragni (con gli avvocati Giorgio Fraccastoro e Fabio Cintioli) con i quali si chiede di annullare il provvedimento con cui, lo scorso dicembre, l’Antitrust ha inflitto alle sue società «Fenice» e «Tbs Crew» una sanzione di oltre un milione di euro per una presunta pubblicità ingannevole legata alla vendita del pandoro «Pink Christmas» di Balocco.  «Le suddette società hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro «griffato» Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. La donazione, di 50 mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima. Le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato dall’iniziativa oltre un milione di euro», aveva detto l’autorità. I consumatori pagavano oltre 9 euro per il pandoro «Pink Christmas» non griffato, credendo che una parte del ricavato sarebbe andato in beneficenza all’Ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, una donazione in cifra fissa era già stata effettuata dall’azienda e il sovrapprezzo è andato soltanto a beneficio di Balocco e dell’influencer, che ha iniziato a perdere anche in contratti pubblicitari. E’ saltato l’accordo con Safilo, Pigna e anche Coca Cola aveva bloccato lo spot già girato con Ferragni.

3 luglio 2024 ( modifica il 3 luglio 2024 | 14:06)



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