La incontriamo a Milano, entrando in ufficio la troviamo intenta a scrivere su una lavagna, si legge: Nina sta a palla! Entusiasta, piena di energia, sorridente, con fare gentile ci saluta. Davanti a lei un tavolo con delle cartoline con il suo volto e tantissimi cornetti rossi. Negli occhi di Angelina Mango c’è tutta quella freschezza e quella grinta propria dei vent’anni, in lei c’è una spontaneità e una carica che ce la rende subito simpatica. Ci accomodiamo davanti alla telecamera e inizia la nostra chiacchierata.
Come stai vivendo l’attesa? Tra pochi giorni salirai sul palco dell’Ariston
Non vedo l’ora sono come i bambini quando aspettano il compleanno, a questo punto sono pronta e quindi sto impazzendo, voglio che arrivi subito.
A Sanremo sei in gara con il brano La Noia, quanto ti appartiene? Di cosa parla?
La Noia è un brano che ho scelto di portare a Sanremo proprio perché mi rappresenta, non esclude nessuna delle mie “personalità”, mettiamola così… Non lascerò a casa nulla portando questa canzone sul palco. La noia parla di me e di una vita che non mi ha permesso di annoiarmi molto. Ho deciso di accogliere la noia ed è quello che voglio dire, perché la noia non è una cosa negativa, è un qualcosa che ultimamente quasi non esiste ma quando arriva bisogna godersela perché è tempo! La noia è il momento nel quale si riesce a dedicarsi a se stessi. Non nasce nulla senza un momento di pensiero prima, nascono tutte le cose istintive che sono bellissime, pure… La noia non va disdegnata.
Ma se questo brano ti rappresenta, allora Angelina Mango chi è?
Angelina è una bambina entusiasta della vita, di quello che può fare e della musica. Io vivo completamente la musica, mi sveglio la mattina e penso alla musica, alle canzoni, è come un’ossessione. Ho pensato, ultimamente, che tutti quelli che fanno musica hanno un’ossessione gigante, altrimenti non la farebbero. Questa è Angelina in realtà, è una canzone che cammina! Sul palco sono sicura di sentirmi a mio agio sempre perché è quello che mi viene più spontaneo fare.
La famiglia, l’Ariston e un po’ di scaramanzia
Hai un cognome importante, sei stata cresciuta a pane e musica, cosa significa per te l’Ariston, che in qualche modo è un luogo a te “familiare”?
Forse sono una delle poche o l’unica che ha avuto entrambi i genitori su quel palco e che adesso ci va… Per me è un ricordo dolce, è bello, ma sono sicura che quando sarò lì penserò più che altro a me e alle persone che amo, come altri concorrenti.
Per Sanremo hai organizzato qualcosa di particolare?
Con il mio team abbiamo organizzato un posto che si chiama “La Noioteca” ed è un luogo dove potete venire ad annoiarvi insieme a noi. Da quello che mi hanno detto a Sanremo la noia non è presente però lì diventa una moneta di scambio. Dieci minuti di noia diventano dieci minuti di attività che si può fare insieme, si faranno delle cose che la gente non avrebbe mai pensato di fare a Sanremo.
Hai un rituale scaramantico, un porta fortuna?
Ho i cornetti sempre e comunque, nel dubbio meglio averli e poi prima di salire sul palco dell’Ariston mi scriverò qualcosa sul braccio
INFO
FABRIQUE – 17 aprile 2024
il concerto evento “PARE UNA PAZZIA”
ANGELINA MANGO NEI CLUB 2024
Roma, Napoli, Molfetta (BA), Modena, Firenze, Padova e Torino
Triplo disco di platino per “Ci pensiamo domani”
e disco di platino per “Che t’o dico a fa’”
200 milioni di stream audio e video sulle piattaforme nel 2023
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